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L’insediamento dei tedeschi ad est
o
La Russia si rivolge all'ovest

Motivi dell'emigrazione dal Württemberg verso la Russia nel '900

All’inizio del 19° secolo il sud-ovest della Germania era influenzato fortemente dalle tasse e dal reclutamento di soldati per le guerre di Napoleone (1792 – 1815). Per di più il principato di Wirtemberg, elevato a regno di Württemberg il 1806, era in una fase di trasformazione. Re Federico I di Württemberg cercava di unire il Württemberg, che era suddiviso in 300 staterelli in un unico stato centralizzato.

Il Württemberg dal 1780 al 1810

In aggiunta a queste difficoltà, la popolazione soffriva a causa dei cattivi raccolti degli anni dal 1809 al 1816.

Alla fine del ‘700 le sommosse dei numerosi pietisti del sud-ovest, causate dalle riforme in ambito religioso, causarono l’intervento dei militari per ripristinare l’ordine pubblico.

Lo stato d’emergenza che si era venuto a creare provocò il fatto che migliaia di persone decisero di lasciare la loro patria per poi, alla fine, affrontare un futuro insicuro in una zona inospitale. Alcuni di questi emigranti scelse la regione del Mar Nero come patria futura.

La patria futura nei territori del Mar Nero e del Mar d'Azov

Nuova Russia
la Nuova Russia

Dopo aver ricevuto il passaporto russo gli emigranti furono portati sullenavi a Vienna o a Budapest. Da lì una parte continuò sul Danubio fino ad Izmail, l'altra parte via terra fino alla "Nuova Russia1". Ma solo una parte degli emigranti raggiunse l’obiettivo.

Morirono in massa per il cibo insufficiente, per le malattie e per le cure mediche inadeguate.

Sembra che dai circa 9.000 emigranti di Württemberg degli anni 1816/17 circa 3.000 sarebbero morti nel campo di raccolta ad Izmail.

I sopravvissuti furono insediati nel territorio del Mar Nero e del Mar d'Azov nei distretti appena creati, come:

 

Territori del Mar Nero:

  • Großliebental presso Odessa (1804-06),
  • Kutschurgan (1808),
  • Glückstal (1803-10),
  • Beresan (1809-10),
  • in Crimea (1804-10) vai alla mappa,
  • circa 500 famiglie, separatisti2 svevi che avevano abbandonato la chiesa, fondarono nel 1818 sette colonie presso Tbilisi in Georgia vai alla mappa;

 

Territori del Mar d'Azov:

  • Molotschna (1800-06) vai alla mappa,
  • nelle "colonie svedesi" nella provincia di Ekaterinoslaw (1806),
  • "Planer Kolonien" (colonie pianificate) presso Mariupol' (1823-42) vai alla mappa.
il percorso dei coloni tedeschi
il percorso dei coloni tedeschi

I tedeschi della Bessarabia

coloni di Varsavia
i coloni di Varsavia

Nella Bessarabia, che, con il trattato di Bucarest nel 1812 era stata assegnata alla Russia furono insediati dal 1814 i "coloni di Varsavia". Erano circa 8.000 persone provenienti dal Ducato di Varsavia3. Negli anni 1816-18 arrivarono in questa zona altri coloni dal sud-ovest della Germania.

 

Il Ducato di Varsavia in giallo
Il Ducato di Varsavia in giallo

Il numero totale di tedeschi che si insediarono nella prima metà del 19° secolo come agricoltori e artigiani nelle colonie e nelle città della Nuova Russia era di circa 55.000 persone. Provenivano

  • dalla Svevia,
  • dal Baden,
  • dall’Alsazia,
  • dalla Lorena,
  • dalla Svizzera,
  • dal Palatino e
  • dalla Baviera.

Ai loro villaggi diedero nomi tedeschi come

  • Rohrbach,
  • Landau,
  • Rastatt,
  • München,
  • Speyer,
  • Worms
  • Zürichtal in memoria della vecchia patria.

Questi nomi sono stati sostituiti con altri dopo la seconda guerra mondiale.

Per approfondimenti clicca qui la vita in Bessarabia

Le colonie tedesche nel ‘800

Le condizione delle colonie del Mar Nero

Le colonie nella regione del Mar Nero avevano da superare nel momento della loro fondazione le stesse difficoltà delle altre colonie in Russia. Il loro sviluppo però aveva un percorso più fruttuoso perché le loro condizioni di partenza erano più vantaggiose:

Infatti nell'area del Mar Nero venivano assegnati fino a 65 ettari di terreno a famiglia. La terra diventava proprietà privata del rispettivo agricoltore ed il figlio più grande ereditava tutto. Anche se alcune fattore furono divise fra due figli rimanevano comunque efficienti.

Il premio per i servizi resi alla corona

Nella regione del Mar Nero i territori erano anche oggetto di premio per gli ufficiali, funzionari ed aristocratici russi, per i loro servizi resi alla corona. Queste terre però dovevano essere insediate ed economicamente sviluppate entro dieci anni, altrimenti tornavano alla corona o furono acquistate dallo Stato. I coloni stranieri vennero insediati principalmente su queste terre.

Le colonie secondarie

Se necessario le colonie primarie esistenti potevano prendere in gestione o comperare altri terreni da quei proprietari terrieri russi e ucraini, che per mancanza di una popolazione contadina non erano in grado di coltivarle, formando così le colonie secondarie.

 

Le condizioni delle colonie del Volga

Al Volga non c’era questa possibilità. Lì la densità della popolazione era più alta e i proprietari terrieri avevano il diritto di possesso illimitato. In queste colonie invece la terra era di proprietà comune e doveva garantire le stesse condizioni a tutti i membri della comunità. Questo fatto portava degli svantaggi e frenava lo sviluppo economico.

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Le colonie della Nuova Russia beneficiavano del fatto che fin dall'inizio gli artigiani sono stati autorizzati ad esercitare la loro professione. Producevano non solo utensili e vestiario ma anche attrezzature agricole e carri. Da queste imprese artigianali provenivano fabbriche di macchine agricole e attrezzature.

 

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Anmerkungen

1 La Nuova Russia era una zona storica che comprendeva soprattutto la parte meridionale della odierna Ucraina compreso il territorio storico della Bessarabia, una parte anche l’Ucraina orientale, alcune parti della Russia meridionale che si trovano sul Mar d’Azov e il Mar Nero.

2 Il separatismo è una ideologia che propugna la separazione, il distacco, da un raggruppamento sociale cui si appartiene.

3 Ducato di Varsavia = Dopo la 2^ spartizione della Polonia (1793), la Grande Polonia, Poznan, Gniezno e Kalisz passarono alla Prussia, mentre una parte della Masovia, Varsavia, Płock e Białystok passarono alla Prussia dopo la 3^ spartizione (1795): nacquero così le nuove province prussiane chiamate "Prussia meridionale” e “Nuova Prussia Orientale".
In queste nuove province Federico Guglielmo III di Prussia, dal 1800, insediò su terreni statali, ma anche su terreni polacchi espropriati, 13.800 persone provenienti soprattutto dal Ducato di Württemberg. Lì i coloni si incontrarono con coloni della Germania settentrionale, che erano immigrati già nell'ultimo trimestre del 18° secolo. Dopo la sconfitta della Prussia contro la Francia nel 1807, queste aree con la Terra di Chełmno e il Distretto del Noteć vennero unite nel "Ducato di Varsavia".
Nel appena fondato stato vassallo francese vivevano circa 2,6 milioni di persone: 79% polacchi, 7% ebrei e 6% tedeschi.
I vecchi Signori tornarono e i coloni tedeschi che vi abitavano persero di nuovo le loro case e le loro fattorie, il raccolto e il bestiame e tutti i privilegi prussiani. Da quel momento dovevano lavorare come braccianti presso i proprietari terrieri polacchi. Con i latifondisti e il clero cattolico della Polonia, i coloni tedeschi si trovarono in uno "Status di persona non grata”.
Il canone degli affitti elevato da pagare ai nobili polacchi e i saccheggi della "Grande Armée" francese che si ritirava, precipitò molti coloni tedeschi in una situazione di grande bisogno. I più colpiti furono gli svevi insediati per ultimi, che non avevano ancora case stabili e non avevano ancora istituito le loro fattorie.
Siccome il governo polacco non aveva alcun interesse nel perdere i suoi cittadini con l'emigrazione, nonostante tutto cercò di tenere questi coloni lontani dall'emigrazione. Poteva emigrare solo chi aveva pagato tutti i suoi debiti e chi rinunciava, senza alcun risarcimento, ad eventuali case o terreni; poteva essere portato con sé solo il possesso di beni mobili.
Quando la Russia, dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte, con il Congresso di Vienna (1815), ricevette la maggior parte del Ducato di Varsavia ("Regno del Congresso"), per queste persone l'invito dello zar Alessandro I nel 1813, sembrava un vero dono di Dio.