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La Ostsiedlung tedesca

(parte 4 di 9)

18° secolo

Elisabetta I
Elisabetta I

Dal 1751 Elisabetta I, zarina dell'Impero russo, per rinforzare il confine a sud, a sud-est ed a sud-ovest del suo regno contro turchi e tartari, fece insediare sul terreno dei cosacchi1 dello Zaporižžja, tra i fiumi Dnepr e Buh, un reggimento di ussari2 e panduri3 di austriaci, serbi, greci, ungheresi, montenegrini, bulgari, moldavi e valacchi. A questo distretto fu dato il nome "Nuova Serbia4".

Dal 1753 nuovi coloni (serbi e romeni) vennero insediati nella “Slavo-Serbia4”, situata a sud del fiume Donetz e ad est dei Cosacchi della Zaporižžja.

La Nuova Serbia (a sinistra) e la Slavo-Serbia nell'Ucraina odierna
La Nuova Serbia (a sinistra) e la Slavo-Serbia nell'Ucraina odierna

 

un panduro a cavallo
un panduro a cavallo

I coloni, in cambio del servizio di milizia, ricevevano del terreno lungo la frontiera, da coltivare per i loro bisogni.

In breve tempo nacquero 50 villaggi. Tra i nuovi coloni e i loro vicini, i cosacchi della Zaporižžja si formarono degli attriti che nel tempo portarono a condizioni insostenibili. Il terreno dei coloni militari fu gestito senza molto successo, poiché il loro servizio a difesa della frontiera richiedeva troppo tempo.

Il terreno dei militari coloni infine fu gestito senza molto successo, poiché il loro lavoro alla frontiera richiedeva troppo tempo.

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 1 Cosacchi = originariamente abitanti nei territori di frontiera a sud e a sud-est della Russia e della Polonia, guerrieri contro i tartari e gli ottomani. I cosacchi erano soprattutto contadini russi ed ucraini che, a partire dal 15° secolo, fuggirono dalla schiavitù e dalla tasse dei nobili e si insediarono nelle steppe libere del medio e basso Don. Per molto tempo furono indipendenti e solo nel 16° secolo formarono dei regni ai fiumi Dnepr e Don. Si divisero in due gruppi: i cosacchi urbani che si legarono per sempre allo stato di Mosca e vissero nel medio Dnepr: si dedicarono soprattutto alla difesa delle frontiere ed al commercio. L'altro gruppo, i cosacchi dello Zaporižžja, viveva "alla fine delle rapide" del basso Dnepr e aveva il suo centro fortificato (Sitsch) sull'isola di Chortyzja dal 1550 al 1775 circa. Loro basavano la loro sussistenza sulla pirateria fluviale, con le rapine, come mercenari e con un po' di agricoltura. Quasi tutte le altre categorie di cosacchi discendono da loro (compresi i cosacchi del Don, i cosacchi degli Urali).
Nel 1648 i cosacchi dello Zaporižžja in rivolta cercarono di imporsi come stato indipendente di fronte alla Polonia-Lituania, ai tartari della Crimea ed agli Ottomani, tuttavia, passarono gradualmente sotto il dominio degli zar di Russia.
Nel 1775 Caterina II revocò l'autonomia dei cosacchi dello Zaporižžja e nel 18° secolo i cosacchi erano uno status militare privilegiato nella Russia zarista che ricevette, per la protezione delle frontiere, del terreno ai confini del paese. Nel 19° secolo i cosacchi erano frequentemente utilizzati per reprimere le agitazioni interne. Dopo la rivoluzione di ottobre il governo sovietico nel giugno 1918 annullò tutti i privilegi dei cosacchi.
2 Ussari = cavalleria leggera, le cui origini sono da cercare in Ungheria, ma anche in Croazia e in Serbia
3 Panduri = denominazione nel 17° e 18° secolo nel regno asburgico per i soldati della frontiera militare contro l'Impero Ottomano. Erano soprattutto croati, rumeni, ungheresi e serbi. I panduri utilizzavano fucili, sciabole, pistole e lunghi coltelli (yatagan): tutte armi di fattura turca.
4 Le aree della Nuova Serbia e della Slavo-Serbia nel 1764 sotto il governo di Caterina II vennero inglobate nella Gubernija Nuova Russia.