L'operato di Ignaz Lindl in Russia
(parte 3 di 3)
La colonia di Lindl
Alessandro I
a fondazione della colonia procedeva molto lentamente. Il ritardo nell'assegnazione di un terreno adatto era causato principalmente dalla prolungata assenza dello zar, che era in viaggio. Lindl, per questo motivo, era in una posizione molto scomoda, perché, nonostante i suoi avvertimenti, i cittadini pietisti del Württemberg si avviarono verso la Russia.
Nella primavera del 1821 Lindl scrisse a Spittler, segretario della Christentums-esellschaft in Basel quanto segue:
Tutti quelli che vogliono emigrare dal Vostro paese, andate cauti, affinché venissero fatti altri preparativi; se vengono senza destinazione, senza sapere in quale comunità, incorrono nella più grande miseria. .... nessuno si deve immaginare montagne d'oro. A poco a poco andrà meglio; di questo sono certo; ma per l'inizio tutti si devono preparare al peggio. .... "
fonte: Christian Fieß: Heimatbuch Sarata 1822-1940, Steinkopf Druck,
Stuttgart, 1979; S.87;
L'11 agosto del 1820 (altre fonti dicono il 30 agosto), sotto la guida del produttore di manici per brocche Leopold Nille, partirono le prime famiglie provenienti dal Württemberg. Arrivarono ad Odessa il 3 ottobre del 1820 e vennero sistemate nella colonia cattolica di Mannheim nella zona di Cuciurgan, perché ancora non era stata presa alcuna decisione sulla posizione del loro insediamento.
Mannheim nel distretto di Cuciurgan
Tra gli emigranti c'era anche il mio bis-bis-bis-bisnonno da parte di padre Georg Bosch.
Nell'elenco, tipico per il 19° secolo, venivano elencati solo i nomi dei capi famiglia:
L'elenco degli emigranti del Württemberg del 18201 | ||||
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Nachname | Name | Geburtsdatum | Geburtsort | Bemerkungen |
Baumgärtner | Georg Balthasar | 28.1.1778 | Oberkochen/ Aalen | chiodaiolo di Giengen/Heidenheim; con la moglie Elisabeth Christine Maylander (*21.4.1786) e la figlia adottiva Margaretha (*1811) |
Bosch | Georg | 20.8.1773 | Asselfingen (Ulm) | carpentiere; (con la moglie che contemporaneamente era la cugina seconda generazione Anna Katharina Bosch (*21.10.1769) e le figlie Apolonia (*27.9.1795), Jacobina (*13.11.1798), Magdalena (*6.12.1807), Barbara (*1812) |
Braun | Christian | 7.3.1775 | Asselfingen (Ulm) | bracciante; con la moglie Ursula Wagner (*9.12.1776) e la figlia Angelica (*13.11.1817) |
Büchele | Paul | 14.7.1762 | Brenz (Heidenheim) | tessitore; con la moglie Elisabeth Allgai(y)er (*31.12.1775), 4 figli: Maria (*5.1.1807), Bernhard (*21.9.1808), Ursula (*22. 9.1810), Elisabeth (*12.3.1813) e il fratello Johann Georg Büchele (*1799) |
Deisinger | Martin | 14.2.1772 | Giengen (Heidenheim) | calzolaio; con la moglie Sara Böck (*4.5.1772 in Bissingen) e 3 figli Ursula (*22.2.1802), Johann Bartholomäus (*13.6.1803), Margaretha (*25.9.1809) |
Eckert | Christoph Friedrich | 1790 | Stetten (Waiblingen) | vinicolo; con la moglie Christina Barbara Knauer (*1791) e 1 figlio Immanuel Friedrich (*1815) |
Gäßler | Christian | 1.4.1788 | Sontheim a.d. Brenz (Heidenheim) | macellaio; con la moglie Maria Bidenbach (*7.2.1793) e i figli Andreas (*2.6.1812), Agathe (*20.9.1815), Johann Georg (*5.6.1817) |
Geigle | Friedrich | 7.12.1777 | Hermaringen (Heidenheim) | con la moglie Anna Catherine Fetzer (*12.4.1777) e 7 figli: Anna Katharina (*15.8.1802), Johann Martin (*7.8.1803), Christian (*19.10.1807), Jakobina (*14.12.1811), Margaretha (*15.1.1814), Magdalena (*23.11.1815), Anna Barbara (*17.11.1818) |
Hommel | Georg | 12.9.1752 | Brenz (Heidenheim) | sellaio; con la moglie Anna Barbara Frohmeyer (*3.9.1763) e 2 figli: Anna (*1797), Matthäus (*14.2.1802) |
Keck | Heinrich Albert | 4.10.1777 | Hermaringen (Heidenheim) | tessitore; con la moglie Anna Margaretha Birzel (*1780) e il figlio: Johann Martin (*20.6.1803) |
Mack | Johannes | 9.3.1778 | Heidenheim | insegnante; con la moglie Sabine Justine Penzold (*7.4.1772) und Kinde 1 figlia Christiane Rosine (*16.10.1813) |
Mack | Salomon | 16.8.1779 | Brenz (Heidenheim) | (fratello del Johannes Mack) produttore di pantaloni corti di pelle; con la moglie Maria Jakobina Hahn (*16.6.1772) e 1 figlia Walburga (*22.3.1805) |
Maier | Friedrich | Giengen (Heidenheim) | tessitore; | |
Mautz | Philipp Heinrich | 1781 | Nöttingen (Karlsruhe) | fornaciaio a Giengen (Heidenheim) con la moglie Ottilie Burglehner (*1794) e le figlie Katharina (*1811) e Anna Maria (*1814) |
Nille | Leopold | 31/5/1778 (+12.6.1836) | Weißenstein (Göppingen) | capo della colonna degli emigranti con la moglie Franziska Thierer (*13/8/1788) e la figlia adottiva Victoria Baulach (*1791) |
Ottmann | Johann Martin | Giengen (Heidenheim) | giardiniere | |
Schneider | Johannes | Giengen (Heidenheim) | ||
Steudle | Vitus | 28.1.1770 | Herbrechtlingen (Heidenheim) | muratore; con la moglie Ester Dorothea Rahn (*25.1.1768) e 3 figli: Kinder Gottlieb Friedrich (*1803), Georg David (*8.12.1806), Johann (*13.10.1810) |
Waldenmaier | Jakob | 3.12.1784 | Sontheim a.d. Brenz (Heidenheim) | bottaio; con la moglie Rosina Griner e 3 figli: Barbara (*1813), Georg (*1815), Anna (*1816) |
Il 31 luglio 1821 il primo gruppo di cattolici dalla Baviera emigrò sotto la guida del bottaio Joseph Schwarzmann; sei famiglie pietiste del Württemberg si unirono a loro:
L'elenco degli emigranti del Württemberg del 18211 | ||||
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Cognome | Nome | Data di nascita | Luogo di nascita | Annotazioni |
Diener | Helen Catherina | Bräuningsweiler (Waiblingen) | nubile | |
Michel | Georg | 1789 | Neustätten (Ulm) | contadino |
Rossmann | Johannes | 12.5.1762 | Herbrechtingen (Heidenheim) | tessitore; con la moglie Anna Maria Schmidt (*1765) e i figli Anna Elisabetha (*26.8.1799), Samuel (*25.12.1803), Wilhelmina (*1.12.1804) |
In Baviera dovevano rispettare il seguente itinerario: Donauwörth, Neuburg, Vohburg, Bad Abbach, Regensburg, Plattling, Osterhofen, Vilshofen, Passau e Engelhardzell, dove attraversarono il confine bavarese per poi proseguire per l'Austria, l'Ungheria, l'Ucraina fino ad Odessa (2.257km), dove arrivarono dopo circa 10 settimane.
itinerario del primo gruppo cattolico dalla Baviera
Tra questi emigranti si trovava anche una parte dei miei antenati, cioè:
- il mio bis-bis-bis-bis-bisnonno da parte di padre Johann Balthasar Blatter2, tessitore, nato in Gundelfingen nel tribunale provinciale di Lauingen nella Svevia bavarese il 20/7/1760 con moglie e 5 figli;
- il mio bis-bis-bis-bisnonno da parte di padre Anton Schmucker3, contadino, nato in Offingen nel tribunale provinciale di Günzburg nella Svevia bavarese il 1751 con moglie e 3 figli;
Rastatt nel distretto di Beresan
Quando nell'autunno del 1821 con i successivi due trasporti sotto la guida di Michael Wagner e Jakob Maier arrivarono ad Odessa ulteriori 39 famiglie dalla Baviera (dalle province di Burgau, Günzburg, Lauingen, Dillingen, Werthingen, Landsberg, Friedberg e Eichen), Lindl si trovava nella parrocchia di Rastatt nella zona Beresan.
I nuovi arrivati rimasero molto delusi quando al loro arrivo non c'era Lindl, che aveva promesso di riceverli al confine.
Siccome Lindl ancora non sapeva dove doveva fondare la sua colonia, una parte dei suoi seguaci venne sistemata provvisoriamente nella città di Odessa, che allora aveva circa 4.000 abitanti, l'altra parte invece negli insediamenti tedeschi già esistenti [Kleinliebental (piccola valle dell'amore), Großliebental (grande valle dell'amore), Freudental (valle della gioia)].
Freudental, Kleinliebental und Großliebental nei pressi di Odessa
A. Stas: Odessa
Il soggiorno in città per i coloni era più favorevole perché non mancava l'occasione di guadagnarsi il pane quotidiano, mentre gli altri dovevano vivere di quel poco che avevano portato con loro e dalla carità dei coloni tedeschi già residenti in quella zona. Eppure spesso si trovarono in grande difficoltà e vivevano un'amara delusione.
Il malcontento dei coloni crebbe sempre di più; dopo tutto era passato già un anno da quando erano arrivati ad Odessa i primi coloni. Rinfacciavano a Lindl di averli portati alla rovina. Alcuni tornarono a piedi in Germania. Tra questi, c'era il leader della colonna Jakob Maier ed i coloni Alois Pröller, Georg Stadler, Johann Huber, Barbara Seltzer (vedova), tutti di Lauingen (Baviera) ed anche Johann Hammel di Gundelfingen (Baviera) e Johann Walter di Peterswörth (Baviera).
Quando Lindl si lamentò con le autorità russe e sottolineò il pericolo del degrado fisico e morale dei suoi seguaci, lo zar nell'ottobre del 1821 ordinò di occuparsi del loro veloce insediamento.
Finalmente nella primavera del 1822, nella valle del fiume Sarata, venne assegnata a Lindl una striscia di terreno di 16.000 dessjatine (circa 18.000 ha).
1 Quelle = Fiess Christian: Sarata 1822-1940, J.F. Steinkopf Druck + Buch GmbH, Stuttgart, 1979; Stammbaum unserer Familien und Nebenlinien; The Heinrich Mogck & German/Russian Families; The Christian Fiess Indices; Auswanderung aus Süddeutschland;
2Il mio bis-bis-bis-bisnonno cattolico da parte di padre, Johann Balthasar Blatter, nato a Gundelfingen (Baviera) il 20/7/1760 († a Sarata il 21/6/1831) e seguace di Ignaz Lindl, migrò con sua moglie Katharina Burkhardt e i suoi cinque figli, nati a Gundelfingen (Johann Balthasar, nato il 17/12/1794; Marie, nata nel 1800; Maria Magdalena, nata nel 1801; Viktoria, nata nel 1803; Marianne, nata nel 1806; Magdalena, nata nel 1807).
Nel luglio del 1821 partirono da Gundelfingen (provincia di Lauingen) nella Svevia bavarese e arrivarono a Odessa (Ucraina) il 24 settembre del 1821, dove vennero sistemati provvisoriamente in una delle colonie tedesche circostanti già esistenti.
Nella primavera del 1822 la famiglia Blatter, insieme ad altri emigranti, seguì Ignaz Lindl in Bessarabia per fondare lì la colonia madre di Sarata. Nel 1825, nel frattempo divenuto vedovo, viveva a Sarata, nella casa n° 31, con le sue 2 figlie Marie e Marianne.
3Mio bis-bis-bis-bisnonno da parte di padre Anton Schmucker, vedovo, colono e agricoltore, emigrò nel 1821 a Sarata in Bessarabia insieme suo figlio Aloys, nato nel 1795.
Il figlio Aloys, mio bis-bis-bisnonno, si sposò tra il 1822 e il 1825 visto che nel 1825 viveva con suo suocero e sua moglie Marianne Blatter a Sarata nella casa n° 46. Il 17 luglio 1827 nacque a Sarata l'unica figlia: Anaspesia.