Gioacchino da Fiore

L'abate italiano Gioacchino da Fiore annunciò un imminente Regno di pace mondiale (un dominio dello Spirito Santo), lo denominò il "terzo regno" e lo stabilì per l'anno 1260.

Secondo Gioacchino da Fiore, il “primo regno” era quello divino dell'Antico Testamento (il "Regno del padre"), il “secondo regno” quello cristiano ("Regno del figlio") e il “terzo regno” quello della terza persona divina (il "Regno di pace dello Spirito Santo", "Era della salvezza"), nella quale non c'era più bisogno di alcuna Scrittura perché lo Spirito Santo avrebbe dimorato nel popolo, l'umanità sarebbe arrivata a destinazione e avrebbe raggiunto la perfezione già sulla terra. Secondo Fiore, il terzo periodo del mondo significava la liberazione sia da tutto il lavoro, che dalle persecuzioni e dalle guerre.

Gioacchino da Fiore, partendo dall'Apocalisse di Giovanni 11, 3 e 12,6, calcolò che i 1260 giorni citati erano da considerare 1260 anni e riunì questi anni in sette ere. Queste sette ere si trovano anche in Sant'Agostino, nello spagnolo Isidoro di Siviglia, nell'inglese Beda il Venerabile e poi anche nel Medioevo. Quello che è nuovo in Gioacchino da Fiore è che la settima era è l'ultimo periodo della storia terrena.

 

[chiudi questa finestra]